Il sistema linfatico è costituito da milza, timo, noduli linfatici e linfonodi ed il circolo linfatico è un sistema di vasi, parallelo al circolo sanguigno, altrettanto importante. Grazie al sistema linfatico il corpo viene liberato dalle scorie e dagli agenti esterni da cui è attaccato. Il sistema dei vasi linfatici non viene indirizzato al cuore ma la funzione di pompa viene affidata ai muscoli che, contraendosi, favoriscono la circolazione linfatica. Questo è il motivo per cui quando il movimento muscolare è ridotto o assente, per esempio a causa dell’eccessiva immobilità, la linfa tende a ristagnare, accumulandosi nei tessuti. Per questo motivo, ad esempio, piedi e caviglie si gonfiano quando si rimane a lungo in piedi in una posizione statica.
Cos’è il linfodrenaggio?
Il drenaggio linfatico o linfodrenaggio, è una speciale tecnica di massaggio utilizzata nelle aree del corpo caratterizzate da eccessiva riduzione del circolo linfatico.
Quali sono i benefici del massaggio linfatico?
Il linfodrenaggio, come dice il nome, serve a favorire il drenaggio dei liquidi linfatici dai tessuti: mediante l’azione meccanica manuale, che viene esercitata nelle aree che interessano il sistema linfatico, viene facilitato il deflusso dei liquidi organici ristagnanti, come il liquido linfatico ed il liquido interstiziale. Conosciuto come efficace rimedio contro la cellulite, il drenaggio linfatico offre, in realtà, molti altri benefici:
– è miorilassante e tonifica i muscoli
– ha una buona azione antidolorifica sulle dolenzie localizzate
– favorisce l’esfoliazione e la rigenerazione della pelle
– ha un’efficace azione di stimolazione delle difese immunitarie.
Quali sono i metodi di linfodrenaggio?
Due sono le scuole di pensiero affermate, diverse tra loro per il numero di manovre e modalità di esecuzione: il metodo Vodder ed il sistema Leduc. Il sistema Leduc prevede due sole manovre, quella di richiamo e la manovra di riassorbimento. Con la prima, da effettuarsi a valle delle zone colpite da ristagno, si favorisce il drenaggio, con la seconda si indirizzano i liquidi verso i vasi.
Il metodo Vodder, il più diffuso, utilizza quattro manovre: cerchi fermi, utilizzati per collo viso e linfonodi, tocco a pompa, per gli arti, movimenti erogatori e tocchi erogatori nel caso si debba intervenire su stomaco, schiena e torace.
I diversi tipi di manipolazioni hanno la finalità di accellerare lo scorrimento del liquido verso i vasi, per fare in modo che le zone dove il liquido in eccesso ristagna, vengano svuotate. La tecnica prevede pressioni profonde ma molto delicate, simili a carezze, per evitare microlesioni ai capillari sanguigni e linfatici, con movimenti sempre circolari e rotatori. Il massaggio, infatti, non deve provocare rossore o essere doloroso.
La fase iniziale del massaggio interessa il infonodo di riferimento, per “aprirlo” e prepararlo a ricevere il liquido. Successivamente si interviene sulla parte del corpo dove il liquido ristagna, con le manovre per indirizzarlo in uscita.
Controindicazioni?
Come tutte le terapie e le tecniche che intervengono sul corpo, esistono controindicazioni all’uso.
Il linfodrenaggio non deve essere utilizzato in caso di insufficienza cardiaca, di patologie epatiche o renali e in caso sia presente asma o bronchite cronica.
Effetti del linfodrenaggio sul sistema immunitario
Poichè il sistema linfatico è il principale meccanismo di difesa immunitaria del nostro corpo, l’azione tonificante del massaggio stimola i linfonodi, aumentando la capacità di resistenza alle infezioni e produce un effetto di riattivazione del sistema circolatorio.
Il linfodrenaggio in estetica ed in medicina
Oltre ad essere molto utilizzato per combattere la cellulite e tonificare muscoli e il sistema circolatorio, il linfodrenaggio viene utilizzato in medicina per combattere le formazioni edematose, i gonfiori dovuti al ristagno di liquidi.
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