“Il sole è come un buon champagne: stimola, rinvigorisce ma se si esagera intossica e avvelena”
(Sir Henry Gauvain)
Giugno è ormai arrivato e con esso anche il piacevole tepore del sole. Nei lunghi mesi del lockdown, per rubare un pò dei suoi raggi, abbiamo utilizzato i nostri balconi ed i giardini ma ora che ci è concesso lo sport all’aperto e qualche breve passeggiata possiamo approfittare, finalmente, per fare il pieno di energia e di salute.
Il sole, infatti contribuisce alla sintesi della vitamina D: bastano circa 30 minuti al giorno in cui almeno il 10% della nostra superficie corporea (es. braccia, gambe) è esposta alla luce per fare il pieno di questa vitamina utile per il metabolismo delle nostre ossa, per il sistema immunitario e per la sua azione protettiva nei confronti delle infezioni e dell’apparato cardiovascolare.
Diverse patologie dermatologiche, inoltre, beneficiano dell’azione dei raggi solari: per chi soffre di dermatite atopica, psoriasi e vitiligine, ad esempio, l’esposizione graduale al sole rappresenta una vera e propria terapia.
Attenzione però perché un’esposizione non corretta ai raggi UV può facilmente trasformare il sole da amico in nemico e portare alla comparsa di danni acuti (eritema, ustioni solari etc.) e cronici (tumori della cute, photoaging) alla nostra pelle.