Chi non ha mai sofferto di acne? In fondo si tratta di un uno dei disturbi della pelle più diffusi. Tuttavia, proprio per questo, spesso è oggetto di molta disinformazione.
Ho perso il conto dei falsi miti sull’acne di cui ho sentito parlare nel corso della mia carriera. Così come sono molti i pazienti che si sono rivolti a me con seri inestetismi dovuti a una mancata cura del problema, erroneamente ritenuto banale e quindi trascurabile.
In realtà, si tratta di una dermopatia che può avere un forte impatto psicologico, oltre che estetico, e come tale merita di essere affrontata nel modo giusto.
Iniziamo col capire di cosa si tratta esattamente. L’acne è un’affezione cronico-infiammatoria delle ghiandole sebacee e del bulbo pilifero che porta a un aumento della produzione di sebo (il grasso della pelle). A seconda del grado di infiammazione, può verificarsi nello strato più superficiale della cute, con la comparsa dei brufoli, oppure in quello più profondo, causando la formazione di noduli e cisti.
Chi ha detto che l’acne riguarda solo i giovani? Benché, effettivamente, l’80% di chi ne soffre rientri tra i 14 e i 19 anni, può manifestarsi o protrarsi anche fino ai 40 anni. A seconda dell’età, possono variare anche le cause e la cura prescritta dal medico.
Sebbene non conosciamo una vera e propria causa dell’acne, esistono diversi fattori che possono contribuire alla sua formazione.
Innanzitutto, alcune persone presentano una predisposizione per cui le loro ghiandole sebacee risultano più sensibili allo stimolo degli ormoni androgeni. Attenzione però: questo non significa che l’acne sia una malattia ormonale. Infatti, chi ne soffre presenta un tasso di ormoni nel sangue completamente nella norma.
Tra le cause dell’acne più citate ti segnalo l’alimentazione. Quante volte hai sentito dire che mangiare male fa venire i brufoli? La verità, però, è un’altra.
A oggi noi medici non abbiamo prove di una correlazione tra acne e alimentazione. Tuttavia, l’assunzione di cibi iperglicemici o un eccessivo apporto di latte e derivati che stimolano la produzione di sebo possono aumentare il rischio di acne.
Per questo motivo ti consiglio di scegliere cereali a più basso indice glicemico (come orzo o farro) e alimenti ricchi di vitamine e antiossidanti, condire con olio extravergine di oliva e bere molta acqua.
Veniamo ora a una delle legittime cause dell’acne: lo stress. A differenza di un delizioso cubetto di cioccolata, i periodi di forte stress, stanchezza o nervosismo possono portare a un peggioramento dell’acne. Questo è dovuto a un aumento della produzione della seborrea in tali circostanze.
Quando noti qualche brufolo in più, cerca quindi di gestire i tuoi ritmi in modo più rilassato o di trovare una valvola di sfogo come lo sport.
Quando si tratta di acne e sole, vengono a galla alcuni dei più grandi equivoci sull’argomento. Basti pensare che la stragrande maggioranza dei miei pazienti acneici considera l’esposizione solare addirittura come una soluzione alla patologia. In realtà, questo presunto miglioramento clinico non è altro che l’effetto camouflage determinato dall’abbronzatura che riduce la visibilità delle lesioni acneiche. Da non sottovalutare, inoltre, gli effetti positivi esercitati dal sole sull’umore.
Al contrario, un’esposizione eccessiva e non protetta potrebbe provocare un peggioramento dell’acne dopo il periodo estivo. Ricorda quindi di prendere il sole in modo graduale e con il supporto di un filtro solare adeguato e specifico per la pelle seborroica e acneica.
Puoi tirare un sospiro di sollievo: per prevenire l’acne non devi rinunciare al tuo make-up. Il trucco oil-free può essere utilizzato dalle pazienti per coprire gli inestetismi senza peggiorarne le condizioni. La possibilità di disporre di cosmetici ad azione coprente, non comedogeni e non irritanti, è senz’altro di grande beneficio nelle ragazze e nelle donne affette da acne.
Veniamo ora ai maschietti. I pazienti affetti da acne dovrebbero limitare la rasatura giornaliera, per ridurre al minimo gli effetti irritativi dovuti al traumatismo. L’uso di schiume o gel da barba contenenti sostanze antisettiche (triclosan, zinco) andrebbe considerato per un’appropriata e sicura rasatura, così come l’utilizzo di emulsioni lenitive e decongestionanti, contenenti aloe, a-bisabololo, allantoina, vitamina E, nel post-rasatura.
Conoscerne le cause è importante per trovare le soluzioni più efficaci per prevenire e curare l’acne. Infatti, queste variano a seconda dei fattori scatenanti e della gravità del disturbo. Come avrai capito da quanto letto finora, è importante rivolgersi a noi specialisti, evitando favole e diagnosi fai-da-te.
Il consiglio più utile che possa darti per la cute seborroica è certamente quello di seguire delle piccole regole di dermocosmesi adeguata che ti consentano di non peggiorare o riacutizzare l’acne.
La detersione ad esempio, rappresenta una procedura essenziale nella cura della pelle. Impara innanzitutto a effettuare una giusta detersione, che dovrai eseguire due volte al giorno.
Per quanto riguarda i prodotti da usare, il detergente ideale per la pelle seborroica e acneica dovrebbe:
Tra i tensioattivi, quelli più adatti per la cute acneica, sotto forma di: solidi, gel, liquidi o schiume. Possono contenere sostanze ad azione: seboregolatoria, corneolitica, antimicrobica, antinfiammatoria e idratante. Da selezionare in base alle caratteristiche del quadro clinico e della terapia farmacologica in corso.
Quando devi scegliere la tua crema idratante, in caso di pelle acneica e seborroica, prediligi sempre emulsioni o microemulsioni leggere olio in acqua (O/A), molto fluide, e/o gel. Tutte le formulazioni indicate nel trattamento dell’acne devono essere: non comedogeniche e oil-free, ovvero prive di oli minerali, oli vegetali e grassi animali. Ti consiglio anche l’uso di cosmetici con azione: antimicrobica, cheratolitica, seboregolatrice e antinfiammatoria. Così puoi migliorare gli effetti della terapia topica e sistemica domiciliare prescritta dallo specialista.
Tra le terapie topiche più efficaci per l’acne, ti ricordo i retinoidi, adapalene e benzilperossido. Tra le sistematiche, invece, l’isotretinoina e gli antibiotici orali. Nel caso di trattamento delle cicatrici e degli altri inestetismi, come le iperpigmentazioni post infiammatorie, potresti associare alle terapie mediche e alla dermoscomesi quotidiana trattamenti medico-estetici come:
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Alla prossima,
Dott.ssa Elisabetta Fulgione
La dr.ssa Elisabetta Fulgione è una specialista in Dermatologia e Venereologia, Medicina Estetica e Medicina Anti-age. È responsabile dell'ambulatorio di dermatologia correttiva presso la Clinica Dermatologica Università degli Studi della Campania "Luigi Vanvitelli" (Napoli), docente presso la Scuola Internazionale Medicina Estetica FIF Roma, coordinatrice Regionale Campania e Consigliere Nazionale SIME( Società Italiana di Medicina Estetica). Inoltre è autrice di pubblicazioni su riviste nazionali ed internazionali di divulgazione medica.