Con il termine malattia parodontale s’intende un’infezione batterica che colpisce i tessuti di supporto del dente.
L’aspetto più grave della malattia è che è ancora scarsamente conosciuta e che quindi la prevenzione è altrettanto poco diffusa. In Italia, ad esempio, meno dell’11% dei cittadini sa che non è un problema delle gengive e solo il 2,5% sa che si tratta di un’infezione batterica.
Se molte persone ne conoscessero almeno i sintomi, tra cui tra i più evidenti troviamo l’alitosi ed il sanguinamento gengivale, la parodontite potrebbe essere contrastata facilmente e senza pagare grossi tributi, sia di tipo biologico che economico.
Nel resto del mondo la situazione è altrettanto allarmante, lo certificano i dati pubblicati dalla più importante associazione internazionale per la ricerca in campo odontoiatrico, The International and American Associations for Dental Research (IADR/AADR), relativi ad un importante studio condotto dal ricercatore britannico Wagner Marcenes della Queen Mary University di Londra.
Lo scopo di questo studio è stato quello di consolidare tutti i dati epidemiologici relativi alla parodontite e successivamente generare stime di prevalenza e di incidenza coerenti per tutti i paesi esaminati.
Esaminati, tra il1990 ed il 2010, 20 gruppi di pazienti odontoiatrici di entrambi i sessi ed indipendentemente dalla condizione sociale, di 37 diverse nazioni, con una ricerca sistematica che ha visto coinvolte un totale di 291.170 persone a partire dai 15 anni di età.
Lo studio ha mostrato che, nel 2010, la parodontite è stata la sesta condizione patologica più diffusa nel mondo avendo colpito circa 743 milioni di persone. Tra il 1990 e il 2010, la prevalenza globale della parodontite grave, standardizzata per età, era all’ 11,2%. L’incidenza standardizzata per età nel 2010 è stata di 701 casi per 100.000 anni-persona, che mostra un aumento non significativo dell’ incidenza calcolata nel 1990 della parodontite grave. L’aumento dell’incidenza è fortemente legato all’avanzare dell’età e mostra un picco tra la terza e la quarta decade di vita, come conseguenza di un precedente picco di incidenza verificato intorno ai 38 anni di età.
Lo studio ha anche mostrato notevoli variazioni di prevalenza e di incidenza tra i diversi paesi.
Questi risultati sottolineano l’enorme sfida posta alla sanità pubblica da questa patologia “I risultati di questa prima valutazione globale delle malattie parodontali sottolineano l’enorme costo economico e sociale di questa malattia orale, prevalente su una parte importante della popolazione mondiale”, ha detto il dr. William Giannobile, editor-in-chief della rivista che pubblicato lo studio.
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