Chi non conosce Wikipedia? È il sito più consultato al mondo per la ricerca di informazioni su ogni argomento ed ha sicuramente raggiunto lo scopo dei suoi ideatori, quello di creare la più grande enciclopedia al mondo, libera, gratuita e collaborativa.
Wikipedia
Letteralmente “cultura veloce” dato che Wiki è una parola hawaiana che significa veloce mentre “pedia” deriva dal greco antico e significa apprendimento, formazione. Nata agli inizi del 2001 si è rapidamente espansa in tutto il mondo grazie alla sua formula che permette a tutti di collaborare alle notizie.
Ma proprio qui sta la sua debolezza, almeno a sentire il prof. Robert Hasty dellla Campbell University della North Carolina.
Evitate di cercare spiegazioni mediche su Wikipedia, sostiene in un recente studio, perché la percentuale d’errore è elevatissima, addirittura del 90%.
Lo studio condotto da Hasty ed i suoi collaboratori ha evidenziato come ben 9 voci mediche su 10 presenti nell’enciclopedia online (che conta almeno 20mila annotazioni legate alla salute) siano inesatte.
E il motivo sarebbe legato alla filosofia stessa di Wikipedia che, lanciata come comunità web libera e aperta a chiunque e ormai diventata il sito di riferimento più popolare della rete, permette a ciascun utente di creare, pubblicare e cancellare singole voci, aumentando così il rischio di errori fattuali.
“Non bisognerebbe usare Wikipedia come fonte primaria di ricerca”- spiega Hasty presentando lo studio pubblicato sul Journal of American Osteopathic Association , ” perché gli articoli in essa contenuti non passano attraverso lo stesso processo di revisione che avviene per quelli delle riviste mediche”.
2 esempi: ipertensione e antidepressivi
Per confermare la teoria sulla scarsissima attendibilità delle informazioni mediche riportate da Wikipedia, nonché sulla loro potenziale pericolosità, il team di ricercatori universitari ha analizzato alcune voci, fra cui quella relativa all’ipertensione – dove si sostiene che «per una diagnosi corretta di pressione sanguigna elevata i valori devono essere ottenuti in tre diverse occasioni» – e quella che fa riferimento all’inefficacia degli antidepressivi per i bambini: due argomentazioni che non sono solo errate, “ma anche dannose” spiega ancora Hasty “ perché potrebbero portare a un rischioso ritardo nel trattamento delle patologie nel caso dell’ipertensione, come pure spingere i genitori a non permettere che i figli vengano curati coi farmaci quando affetti da depressione”.
Basta wikipedia, quindi?
In realtà lo scopo della riceca non è tanto di mettere in discussione o screditare una fonte libera come Wikipedia, quanto quello di spingere il mondo medico nel farsi maggiormente coinvolgere nella pubblicazione delle voci mediche su Wikipedia, in modo da migliorarne l’accuratezza, scoraggiando però al tempo stesso tutti quegli addetti ai lavori, che sono veramente tanti dal momento che si raggiunge una percentuale del 70% tra medici e studenti che ammettono di considerare l’enciclopedia online un referente medico accreditato, perché in realtà, dati alla mano, non lo è affatto.
E senza mai dimenticare che, quando serve una diagnosi, il modo migliore resta quello di rivolgersi al proprio medico di fiducia che, conoscendo la personale storia clinica di ogni paziente, ha gli strumenti migliori per individuare la terapia più funzionale.