I denti sono un argomento molto importante per i subacquei. Il dente è costituito, dall’esterno all’interno, rispettivamente dallo smalto che lo ricopre per pochi millimetri, dalla dentina, dal nervo, da arterie e vene.
Una problematica critica per un sub è quella dell’embolia microscopica che si genera all’interno della camera pulpare della radice, con un dolore lancinante, quando ci sono certe condizioni di velocità di cambi pressori. Ma queste sono condizioni rischiose anche da altri punti di vista.
In questi casi la Odontobaropatia è il sintomo più frequente. Si tratta di uno squilibrio pressorio che può formarsi a causa di una piccola sacca d’aria che, all’esterno della camera pulpare, in profondità sotto un’otturazione, può causare la compressione di tessuti sensibili fino… all’espulsione di un’otturazione non perfettamente stabile, ma con una certa tenuta. Potrebbe verificarsi lo “scoppio” del dente (in realtà il fratturarsi, a causa della eccessiva pressione interna, di un’otturazione) e questo accade in risalita, ma si tratta di casi assai rari, verificabili con sbalzi di pressione importanti. Bisogna comunque tenere presente che i tessuti esterni al nervo sono tessuti duri e molto resistenti.
Un’altra condizione dolorosa si può subire a causa del boccaglio.
Se si stringe troppo tra i denti si può creare localmente infiammazione ed irritazione traumatica, ma anche il boccaglio serrato con troppa forza e troppo tempo, può sovraccaricare i muscoli masticatori, che diventano dolenti. E’ un fatto che passa, naturalmente, ma bisogna essere certi che non vi sono problematiche dell’articolazione mandibolare preesistenti, che possono essere aggravate dai microtraumi legati alla tensione continua del boccaglio. La predisposizione alle problematiche dell’articolazione è bene controllarla in anticipo, quando le immersioni sono programmate, e con una periodicità annuale.
Potrebbe essere indicato usare, durante i periodi di riposo a casa, di notte, un bite che protegga secondo canoni adeguati la triade articolazione, muscoli, denti.
Per quanto riguarda le protesi rimovibili non complete, che si agganciano ai denti esistenti mediante ganci metallici fusi, si può essere relativamente tranquilli.
Sono sicure se sono adeguatamente stabili e possono essere usate per l’immersione.
Le protesi rimovibili in sola resina o con ganci a filo (o addirittura senza di essi), sono assolutamente da evitare se sono instabili e possono spostarsi in maniera problematica durante l’immersione.
Così come si fanno controlli all’attrezzatura di base per le immersioni, è consigliato farli anche ai denti
Un’igiene orale (pulizia dei denti) ogni sei mesi è quanto di meglio si possa fare per evitare spiacevoli inconvenienti durante le avventure domenicali e le vacanze!!!
E, per evitare sorprese, delle piccole radiografie di controllo annuali o biennali (in numero ridotto, le cosiddette bite wings) sono assolutamente raccomandate.
Qualche consiglio da tenere in mente se si sono fatte cure ortodontiche:
E’ necessario poi non immergersi per almeno 24 ore dopo una cura dentale eseguita in anestesia e non immergersi per almeno una-due settimane dopo un intervento di chirurgia odontoiatrica.
Le procedure di innesto osseo e chirurgia del seno mascellare (il rialzo del seno mascellare) sono più complesse e richiederanno un periodo più lungo di attesa. Più grande è il sito di innesto più lunga deve essere l’attesa. Da sei settimane a due-tre mesi è un tempo corretto durante le quali evitare le immersioni
Le immersioni non sono controindicate per coloro che hanno inserito impianti che sono già osteointegrati. Ma è bene sapere se le corone sugli impianti sono state cementate provvisoriamente o definitivamente. Tutti i denti cementati provvisoriamente possono creare problemi, con il boccaglio!
Quando si pianifica una vacanza subacquea, è necessario vedere un dentista in anticipo se si ha sensibilità al caldo, freddo o alla pressione sui denti.
La qualità dei materiali odontoiatrici è naturalmente importante e un buono studio odontoiatrico può essere adeguato a gestire le necessità. Allo stesso tempo vi consigliamo di comunicare al vostro dentista la natura e la frequenza degli sport praticati per avere un quadro completo della situazione e per eventualmente darvi consigli per salvaguardare la salute dei vostri denti.
Ringraziamo Il Bello del Blu per aver fornito gli spunti e informazioni per l’articolo e la foto.