Un gruppo di esperti, appositamente istituito dal Ministero della Salute, ha recentemente aggiornato le “Linee guida nazionali per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali in età evolutiva“, documento che, nella sua precedente stesura, risale al 2008. L’aggiornamento si è reso necessario a seguito della pubblicazione di lavori scientifici internazionali che hanno portato alla riformulazione di nuove raccomandazioni che vanno a sostituire le precedenti in tema di carie e gengiviti.
Il gruppo di lavoro ha effettuato un’attenta analisi delle pubblicazioni scientifiche ed il lavoro finale rappresenta un atto di indirizzo fondamentale per i professionisti coinvolti nella gestione della salute del cavo orale dei bambini e, in particolare, per il pediatra, soprattutto di libera scelta, visto il ruolo preponderante che tale professionista ha nella presa in carico dei soggetti in età evolutiva.
Il documento, liberamente consultabile sul sito del ministero affronta le problematiche della salute orale dell’età evolutiva individuando ed analizzando le tre principali tematiche esposte dagli esperti del gruppo di lavoro tecnico:
La prevenzione della carie è ancora la prima preoccupazione degli odontoiatri e dei pedodontisti.
Secondo i dati ufficiali disponibili ancora oggi il 21,6 dei bambini italiani fino a 4 anni è affetto da carie dentale, percentuale che supera il 41% dell’universo giovanile fino ai 12 anni di età.Questi dati confermano quelli generali diffusi dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità in base ai quali la carie è, ancora oggi, una delle malattie croniche più diffuse al mondo e presenta tassi di crescita elevati.
Gli esperti del gruppo di lavoro del Ministero della Salute, partendo dalla considerazione che la promozione della salute è, anche, un fattore di crescita socio-culturale e che questa considerazione vale anche per la salute orale, sottolineano come non siano soltanto le innovazioni tecnologiche o le pratiche terapeutiche avanzate a permettere di migliorare questi dati così negativi, quanto la promozione che gli operatori dovranno fare per far conoscere ai giovani ed ai loro genitori l’importanza di assumere e mantenere uno stile di vita salutare, a cominciare dalla dieta, dall’ambiente familiare, che deve attento ai problemi della prevenzione, ai rapporti con i professionisti della salute.