Non mastica va più da mesi
È successo in India, ad un ragazzo di 17 anni. Da tempo soffriva di dolori alla bocca ed aveva la mascella sempre più gonfia ma la famiglia, in condizioni economiche disagiate e pensando che si trattasse del “solito” ascesso, non aveva pensato a cure odontoiatriche.
Quando la situazione si è fatta insostenibile, con dolori insopportabili ed impossibilità di masticare, finalmente l’adolescente è stato portato in ospedale, a Mumbai. Gli esami radiografici hanno lasciato di stucco i medici. A seguito di un intervento chirurgico durato oltre 7 ore sono stati infatti estratti dalla mascella del giovane ben 232 denti, alcuni di dimensioni normali altri delle dimensioni di una caramella.
È stato accertato che si tratta non solo di un caso raro ma, con tutta probabilità, da record anche se siamo certi che Ashik Gavai, questo il nome del giovane che è finalmente tornato a sorridere dopo l’intervento, non aveva nessuna intenzione di finire nel Guinness dei primati.
In realtà Ashik è stato colpito dalla forma più virulenta che si conosca di odontoma, un tumore benigno dei tessuti del dente che, in molti casi, si presenta addirittura come asintomatico.
Le cause dell’insorgenza degli odontomi sono ancora ignote: potrebbero essere innescati da eventi traumatici o infiammatori o anche dalle pressioni conseguenti alla presenza di denti soprannumerari. L’odontoma può essere evidenziato in ogni età ma i casi più documentati si riferiscono ad adolescenti di sesso maschile e si localizzano sopratutto negli angoli mascellari. Generalmente la lesione è di piccole dimensioni, asintomatica e la diagnosi è spesso occasionale in concomitanza con esami radiologici per anomalie nell’arcata.
Quando si presenta sintomatico di solito provoca una tumefazione del tessuto mascellare ricoperta da mucosa di aspetto normale, di consistenza dura, di varia grandezza e forma, a superficie irregolare, limiti abbastanza netti e generalmente non causa dolore. Nelle RX gli odontomi si presentano circoscritti e di aspetto omogeneo. L’unica terapia utilizzabile è la rimozione chirurgica.