Il cancro orale è spesso una diretta conseguenza del tabagismo, soprattutto se associato all’abuso di alcool, in quanto il fumo prima di essere aspirato nei polmoni si diffonde in bocca e la maggior parte dei tumori della cavità orale nasce nelle cellule pavimentose che rivestono l‘interno della bocca. Aggressioni ripetute provocate da prodotti chimici (sigarette) o per sfregamento (pipa, tabacco da masticare) possono causare delle ulcere o delle ferite dolorose (lesioni precancerose) che sono all’origine del cancro. Il cancro del cavo orale può manifestarsi sulle labbra, sulla mucosa orale (il rivestimento interno delle labbra e delle guance), sulle gengive, sulla lingua, sui tessuti sotto la lingua ,sui tessuti dietro i denti del giudizio, sulla parte ossea della bocca (volta palatina).
Il rischio è più elevato per i fumatori di pipa e di sigari che per quelli di sigarette.
Quali sono i sintomi del cancro orale?
Molti sono i sintomi che lo caratterizzano, tra questi i più frequenti sono: Ulcere e ferite alla bocca che non guariscono, placche che assomigliano a delle verruche sulle labbra, mal di gola persistente, escrescenze su un labbro, sulla lingua o sul collo, difficoltà a masticare, a deglutire o a parlare, escrescenza non dolorosa sul labbro, con formazione di crosta sanguinante in caso di rimozione, dolori alle orecchie o alla mascella.
Oltre al tabagismo cosa può incidere sulla formazione di un cancro orale?
Oltre al tabagismo – che è il principale responsabile dell’insorgenza di tumori della cavità orale (tra l’80 ed il 90% dei casi) altre cause sono l’eccessiva esposizione delle labbra al sole ed alcuni problemi a livello dei tessuti della bocca.
Ma anche a livello osseo, nello spessore dei mascellari possono formarsi masse tumorali. Poiché le cisti e i tumori si localizzano nelle aree periapicali del dente (cioè dove terminano le radici dentali), l’esame radiografico migliore per la loro localizzazione è l’ortopantomografia (o una Tomografia a raggio conico).
Quali esami possono diagnosticare un cancro orale?
Come affermato prima, un esame radiografico come l’ortopoantomografia (o una Tomografia a raggio conico) può aiutare in una diagnosi, anche precoce. L’associazione americana dei Chirurghi maxillo facciali raccomanda infatti l’esecuzione periodica di tale radiografia per una diagnosi precoce.
L’aspetto radiografico di tutte queste lesioni dell’osso è quello di una cavità più o meno tondeggiante con densità ossea scarsa (le cisti appaiono prive di formazioni ossee) o parziale (i tumori mostrano segni di parziale calcificazione), a contatto o in stretta vicinanza con uno o più denti.
La prognosi del cancro del cavo orale dipende dalla zona interessata (più grave alla base della lingua), ma anche da una diagnosi precoce e dall’esistenza o meno di linfonodi presenti sul collo e la sua formazione sui tessuti molli o sull’osso.
A fronte di un trattamento chirurgico corretto (le patologie ossee richiedono l’intervento chirurgico di enucleazione e curettage dell’osso), la prognosi varia dal tipo di lesione primitiva. Le cisti primordiali, i tumori odontogenici, il fibroma ameloblastico e l’odontoma hanno una prognosi favorevole con guarigione totale.
Le cheratocisti odontogene, il mixoma odontogenico e l’ameloblastoma hanno invece buone probabilità di recidiva richiedendo per questo trattamenti chirurgici più invasivi anche sull’osso.
A volte può accadere che una visita dal dentista permetta di individuare delle lesioni precancerose. Una ragione in più per consultare regolarmente il proprio dentista!
Come si cura un cancro orale?
Per quanto riguarda il trattamento di questo tipo di lesioni va detto che ogni caso è singolo e specifico. La decisione dei medici si basa sui seguenti criteri: il tipo di cancro diagnosticato, il suo grado di malignità, la sua estensione, le prove scientifiche dell’efficacia di un trattamento per questo tipo di cancro e lo stato generale di salute del paziente. A seconda dei casi oltre all’intervento chirurgico (asportazione totale o parziale di un tumore e dei tessuti vicini) possono risultare necessarie la radioterapia (distruzione delle cellule cancerose con i raggi X) o la chemioterapia (somministrazione di farmaci che impediscono lo sviluppo e la riproduzione delle cellule cancerose).