L’interesse sempre più alto verso la nutrizione, intesa come prendersi cura della propria salute e del proprio benessere abbracciando abitudini alimentari sane e “su misura” per il proprio organismo, è in forte crescita in Italia e nei paesi occidentali.
E’ sopratutto un problema di una nuova cultura che sta iniziando ad imporsi perché le nefaste conseguenze di abitudini alimentari sbagliate sono sotto gli occhi di tutti.
Il ruolo dei nutrizionisti e dei dietologi ha, per questo, assunto sempre più importanza ed per questo che accanto a medici nutrizionisti ed a dietisti regolarmente laureati e con esplicite e specifiche competenze si sono moltiplicate figure ambigue “regolarizzate” da corsi spesso privi dei requisti di serietà e scientificità richiesti.
Lo scorso anno, tanto per fare un esempio, sono stati scoperti circa 750 operatori con titoli privi di qualunque validità.
A lanciare l’allarme è l’Associazione Nazionale dei Dietisti che ha presentato da poco un libro bianco, indirizzato al Ministero della Salute, che mette nero su bianco le problematiche di un settore che ha subito una crescita tanto forte quanto irregolare.
Sotto accusa, in particolare, il variegato pianeta di corsi e “master” nati come funghi e privi dei requisiti – previsti anche da apposite norme europee – per formare o specializzare figure professionali che hanno un compito delicato e complesso che, se svolto senza competenze certificate, può diventare un problema serio per la salute pubblica.
L’associazione precisa che senza un intervento appropriato non cesseranno di proliferare titoli falsi o comunque del tutto inappropriati e di nessuna validità anche per coloro che, in buona fede, prendono parte a corsi non regolamentati.