Dopo il servizio di “Striscia la Notizia” del 27 gennaio con la testimonianza dei gravi rischi corsi da un bambino che aveva mangiato biscotti “senza latte” e si è ritrovato in shock anafilattico per la sua intolleranza al lattosio si è riaperta la discussione sui rischi che corrono le persone intolleranti al lattosio.
Cos’è l’intolleranza al lattosio
Può manifestarsi fin dalla nascita ed è dovuta alla mancanza dell’enzima Iattasi ma è piuttosto rara e spesso confusa – i sintomi sono molto simili – con l’allergia alle proteine del latte vaccino, più comune nei neonati.
L’allergia al lattosio, che nel caso degli adulti non è nemmeno considerata una patologia vera e propria nonostante provochi più di un problema intestinale (tra gli altri, diarrea, flatulenza…) si manifesta in genere nei bambini in età prescolare o scolare e può presentarsi con diversi livelli di gravità.
Il lattosio è il principale zucchero del latte e la mancanza dell’enzima che ha la funzione di renderlo digeribile comporta una serie di rischi che vanno da i problemi intestinali, più o meno seri, allo shock anafilattico.
Il caso riportato da “Striscia” è certamente un caso limite ma non basta comunque evitare latte e suoi derivati per stare tranquilli.
Il lattosio negli alimenti…
Il lattosio non solo è presente – anche se in minime quantità – in altri tipi di alimenti come cipolle, uova e pere ma, sopratutto, è spesso usato come additivo nell’industria alimentare: insaccati, prodotti da forno, preparati per dolci, cereali da prima colazione…
…e nei farmaci
Sapevate che le pillole anticoncezionali, il 20% dei farmaci prescrivibili con ricetta ed il 6% di quelli da banco contengono lattosio? Anche se le controindicazioni valgono solo per le persone che soffrono di una grave intolleranza, è bene sempre essere prudenti e sapere cosa si assume.
Cosa fare
L’intolleranza al lattosio nei bambini può scomparire con la crescita o mantenere una presenza più o meno “forte” e quindi condizionante per la dieta e la vita quotidiana.
E’ molto consigliabile, sia per i bambini che per gli adulti che ne hanno sofferto o che presentato la sintomatologia intestinale passare in ADEC e sottoporsi all’apposito test del respiro (breath test).
E’ un test assolutamente non invasivo, molto veloce ed in grado di dare risultati immediati e certi.
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